Spider-Man si trova ferito e sanguinante steso sul pavimento a seguito dello scontro con Norman Osborn trasformato in Carnage. Perso conoscenza a causa dalle percosse ricevute, Peter ricorda di quando, in passato, si trovava insieme a Gwen e Mary Jane a cercare di aiutare Harry stordito dalle droghe, e di come Norman, che dava a loro la colpa delle condizioni in cui si trovava suo figlio, li cacciò brutalmente di casa impedendogli di vedere il loro amico. Attraverso un flashback avvenuto in tempi recenti, assistiamo nuovamente all’incontro tra Kindred e Norman Osborn, ancora rinchiuso in una cella, in cui il misterioso personaggio, mentre uno dei suoi millepiedi si insinua nell’orecchio dell’ex Goblin, gli confida che è stato lui a farlo diventare quello che è. Nel presente il millepiedi nella testa di Osborn cerca di fargli ricordare chi sia ma Carnage (Cletus Kasady) prende il controllo del suo corpo attraverso il simbionte costringendolo a inseguire i piccoli Normie e Dylan. Spider-Man riprende conoscenza e ricordando la notte in cui Goblin uccise Gwen e di quando più recentemente Osborn nei panni del Goblin Rosso ha ucciso Flash Thompson trova la forza per reagire scagliandosi contro il suo nemico per metterlo fuori combattimento. Tornando all’incontro tra Kindred e Osborn, quest’ultimo, ripreso per un momento la consapevolezza di sé, dice a Kindred di essere orgoglioso di lui per poi lasciarsi andare a una diabolica risata.
