A seguito dei recenti eventi, le Parker Industries, la multinazionale miliardaria creata da Peter Parker, è fallita. Tutte le sue proprietà sono finite all'asta e il suo amico Harry Osborn (che ora si fa chiamare Lyman) sta cercando di ricavare il massimo per pagare debiti e creditori. Senza un soldo, Peter si trova a vivere sul divano dell'amica Bobbi Morse, la supereroina Mimo, che tenta di spronarlo, anche con modi poco gentili, a rimettersi in piedi e a riprendere il controllo della sua vita. In un momento di disperazione, Peter, dopo aver letto un articolo pubblicato dal Daily Bugle non esita a precipitarsi in redazione per lamentarsi con Joe Robertson, il Capo redattore che lo conosce da quando aveva quindici anni e scattava foto all’Uomo Ragno. Peter si rende conto del suo errore non appena Joe gli fa notare di non essere stato in grado di prendere le redini della sua azienda distruggendo migliaia di posti di lavoro e il futuro di tante persone. Mentre sta per andare via corregge il pezzo di un giornalista della redazione scientifica del Bugle, spiegandolo in modo chiaro e coinciso in pochissimo tempo. Dopo essere scappato da una folla inferocita che lo ritiene responsabile delle loro disgrazie, Peter torna da Bobbi, la quale lo sprona ad uscire nei panni di Spider-Man e pattugliare insieme la città. Non impiegano molto a incontrare Griffin, il criminale dall'aspetto di Grifone, che ha attaccato un camioncino di hotdog per strada. Spider-Man e Mimo riescono a fermarlo ricevendo gli applausi della gente. Peter si sente meglio e una volta tornato nell'appartamento di Mimo i due si baciano.