Sasha Kravinoff e la sua famiglia hanno resuscitato Kraven il Cacciatore con il sangue dell'Uomo Ragno ucciso durante un rito sacrificale. Nella tenuta Kravinoff, Sergei sembra però spaesato e distaccato con la sau famiglia. Il Camaleonte, il fratellastro di Kraven, fa notare a Sasha che suo marito si era suicidato e che forse riportarlo indietro non è stata una mossa furba. Nel frattempo, Arachne e Araña, entrambe prigioniere dei Kravinoff insieme a Madame Web, vengono attaccate da Vladimir Kravinoff, anche lui riportato in vita ma tornato come una creatura leonina. Kraven interviene e lo ferma, poi, dimostrando sua instabilità, ha un atteggiamento violento nei confronti di Ana che per difendersi è costretta a ferire suo padre. Mentre Mary Jane Watson, a passeggio con Harry Oborn, nota una strana vibrazione che agita gli animali, Kraven scopre che l'Uomo Ragno, appeso nella sala dei trofei, è in realtà un impostore. A essere stato ucciso è Kaine, il suo clone, che aveva preso il posto dell'Uomo Ragno per avere il suo momento di gloria. In questo modo Peter non è morto e Sergei Kravinoff, essendo risorto dal sacrificio di un clone imperfetto dell'Uomo Ragno, si ritrova in uno stato di non-vita. Risvegliatosi dal fosso in cui era precipitato, Peter si dirige in una vicina cappella dove trova una bara con il cadavere di Kaine e vicino il suo costume nero e un biglietto con scritto "Dammi la caccia".